Luca e Teresa Palmieri sono i fratelli di Ciro, il panettiere di Giffoni Valle Piana ucciso a luglio di due anni fa dalla moglie, Monica Milite, e dai figli, uno minorenne, tra poco diciottenne, ristretto a Nisida, e Massimiliano, secondogenito della coppia che da qualche giorno è agli arresti domiciliari, a casa del fratello più grande, per motivi di studio. Il 20enne frequenta il corso di laurea in Scienze e Tecnologie informatiche, «incompatibile con la detenzione carceraria», si legge nel provvedimento. Una decisione che fa male alla famiglia Palmieri. «Deve continuare la sua vita, ma non può essere premiato» ripetono Luca e Teresa, che ancora non si spiegano come siano arrivati a tanta crudeltà. Venerdì mattina la famiglia Palmieri protesterà all’ingresso del Tribunale di Salerno. Nello stesso giorno in cui, due anni fa, Ciro fu sepolto.
L'omicidio del panettiere Palmieri, ucciso dalla moglie e dai figli
“Non può essere premiato”
Per motivi di studio il figlio 20enne va a i domiciliari, la rabbia dei fratelli Teresa e Luca
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