Nonno orco e figlia lunedì davanti al giudice: devono spiegare gli abusi su una minore

Redazione

Per il nonno che abusava della nipotina e per la mamma che pur sapendo taceva, lunedì c’è la possibilità di difendersi dalle accuse mosse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera su indagini della polizia giudiziaria. Davanti al giudice dovranno rispondere di violenza sessuale aggravata. Tra l’altro, il 70enne di Roccapiemonte è già stato in carcere per reati analoghi: secondo quanto emerso dall’inchiesta nata da sospetti e segnalazioni, l’uomo aveva rivolto in passato le stesse morbose attenzioni nei confronti della figlia e per queste era stato condannato (con i benefici del rito abbreviato) a dodici anni di reclusione di cui ne ha scontati otto. E’ questa la circostanza che aggrava la posizione della figlia, che oggi ha 33 anni e che ha subito lei stessa violenze tacendo, rimanendo in silenzio anche quando il padre ha abusato della nipotina. Avrebbe dovuto prevedere, secondo gli inquirenti essere più prudente ed evitare contatti tra la figlioletta ed il nonno. Ed invece, il muro d’omertà che spesso s’alza in queste famiglie è stato infranto solo grazie al coraggio della mamma di un altro bimbo – che sospettava violenze sul figlio – e all’intuizione di una maestra che pare avesse notato in classe atteggiamenti strani da parte della bambini, che di anni ne ha solo dieci e subiva abusi sistematici dal nonno pare insieme ad un’altra bimba, vicina di casa. Fatti e dettagli che sono ancora oggetto di accertamento e su cui molto potrebbe venir fuori dall’interrogatorio di garanzia, durante il quale i due arrestati proveranno a difendersi.

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