Matrimoni, Messe, Settimana Santa, Domenica delle Palme: ecco le regole

Nuova ondata pandemica, le disposizioni dell’arcivescovo Bellandi

Per i fedeli nell'autodichiarazione "stato di necessità", per i ministri "lavoro"
Francesca Salemme

L'Arcivescovo Bellandi ha deliberato nuove disposizioni per prevenire la diffusione del Covid-19 per il mese di marzo e per la settimana di Pasqua.

Le chiese possono rimanere aperte e si possono celebrare le Sante Messe alla presenza dei fedeli, ma i fedeli devono scegliere la chiesa più vicina alla propria abitazione. Se sottoposti a controllo dovranno esibire l'autodichiarazione in cui dichiarano nella causale "situazione di necessità". Gli spostamenti dei sacerdoti sono invece giustificati da "comprovate esigenze lavorative".

Sono sospese le celebrazioni delle Cresime e delle Prime Comunioni fino al 6 aprile; la celebrazione dei Matrimoni è consentita solo eccezionalmente, con motivazioni di grave necessità; la celebrazione singola del Battesimo è consentita, al di fuori della Santa Messa e alla presenza dei soli padrini e dei familiari più stretti. Il sacramento della Penitenza deve essere amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdoti e fedeli devono indossare sempre la mascherina.

Le Esequie sono consentite solo negli stessi spazi e con l'adozione delle stesse misure previste dalle Indicazioni per le Sante Messe.

La visita ai malati da parte dei Ministri è sospesa. I sacerdoti potranno rendersi disponibili solo in caso di situazioni gravi e laddove richiesti per l'amministrazione della Confessione, dell'Unzione e del Viatico.

Per quanto riguarda le celebrazioni pasquali: la domenica delle Palme i ministri e i fedeli devono tenere nelle mani un ramo d'ulivo o di palma portato con sé dalle proprie case o fatto trovare già al posto di ogni fedele prima della Santa Messa; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami né prima né dopo la celebrazione.

Nella Messa vespertina del giovedì santo è omessa la lavanda dei piedi. E' omessa, al termine della celebrazione, la processione. L'adorazione eucaristica deve avvenire sempre nel rispetto delle norme per la pandemia e deve terminare compatibilmente con l'orario del coprifuoco che sarà in vigore. Si esortino i fedeli ad evitare assolutamente lo spostamento tra le chiese.

Il venerdì Santo la pratica della Via Crucis può essere celebrata solo nell'aula liturgica mentre tutti i fedeli restano nei loro posti. Restano altresì vietate tutte le processioni.

La Veglia Pasquale deve essere celebrata in un orario compatibile con il coprifuoco che sarà in vigore.

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