“Ristoranti chiusi a mezzanotte e palestre aperte”. Sono queste le richieste avanzate oggi dai governatori delle Regioni durante il vertice tra governo, Regioni ed Enti locali sulle misure stringenti da varare per contenere l'epidemia Covid.
“La scuola in presenza è fondamentale per tutti, dai più piccoli all'ultimo anno del secondo grado”. Questa, a quanto si apprende, la posizione ribadita dalla Ministra Lucia Azzolina. Per le superiori una parte di didattica digitale “è già presente”, ha ricordato la ministra. Sulla differenziazione degli orari le Regioni chiedono al Governo di organizzare eventuali adattamenti per le scuole di secondo grado. Passa dunque – a quanto si apprende – la linea del Ministero dell'Istruzione: nessuna misura generalizzata, ma interventi mirati, territorio per territorio, e d'intesa con dirigenti scolastici e famiglie.
“Nessuna decisione è stata presa ancora in merito alla chiusura di palestre e piscine”. Il Ministro dello Sport, Spadafora, ha ricordato “come il settore abbia affrontato ingenti spese per adeguare i propri spazi ai protocolli di sicurezza, e che nessuna evidenza scientifica denuncia focolai in relazione all'allenamento individuale nei luoghi controllati”.
I negozi di parrucchiere e i centri estetici resteranno fuori dalle misure che porteranno nuove regole per gli esercizi commerciali.
Un'ulteriore stretta dovrebbe riguardare, invece, la vendita di alcolici da asporto, consentita non oltre le 18. Per i bar, invece, la chiusura obbligatoria dovrebbe essere alle 21.
È scontro, anche all'interno del governo, sull'ipotesi dell'orario di chiusura dei ristoranti. Il premier Conte vorrebbe le saracinesche abbassate a mezzanotte, mentre alcuni ministri punterebbero alla chiusura a 22. Si sta lavorando a una mediazione per arrivare a un accordo che preveda lo stop delle attività a partire dalle 23.