Obblighi vaccinali degli studenti campani: con la scadenza del 10 settembre, rischio disagi per famiglie e scuole

Redazione

La Cisl Campania chiede al Governatore Vincenzo De Luca una soluzione che semplifichi adempimenti ed incombenze

Hanno tempo fino al prossimo 10 settembre i genitori dei bimbi iscritti ai nidi e alle materne per consegnare alle segreterie delle scuole i documenti relativi allo stato vaccinale dei loro figli. Termine che slitta al 31 ottobre per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. La presentazione dei documenti è prevista dal decreto Lorenzin, che ha reso obbligatorie a partire dall’ anno scolastico 2017-2018 10 vaccinazioni, per bambini e ragazzi fino a 16 anni. I vaccini diventati obbligatori sono quelli contro polio, tetano, difterite, epatite B, pertosse, Haemophilus di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella (solo per i nati a partire dal 2017). I bambini iscritti a nidi e materne devono presentare i documenti entro i primi dieci giorni di settembre: chi non lo farà , a partire dall’11 settembre non potrà più essere ammesso a scuola, anche se i genitori pagheranno la multa prevista dal decreto. A scuola le famiglie i cui figli sono in regola con le vaccinazioni dovranno presentare il certificato vaccinale (che attesti quante e quali vaccinazioni i bambini hanno fatto), oppure un’autocertificazione (valida fino al prossimo 10 marzo). I genitori i cui bambini invece non hanno fatto tutte le vaccinazioni, dovranno presentare o la richiesta inoltrata a un centro vaccinale per avere l’appuntamento e fare quindi i vaccini mancanti, oppure un certificato di esonero firmato dal pediatra o dal medico di famiglia, che attesti che il bimbo non può essere vaccinato perché immunodepresso oppure perché ha già avuto la malattia. Una nota Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 7 agosto scorso impone alle scuole di controllare e certificare l’avvenuto adempimento dell’obbligo vaccinale da parte degli alunni da 3 a 16 anni, pena la non ammissione a scuola o il pagamento di una pesante multa. Il rischio è di un notevole disagio per famiglie e per le strutture amministrative delle scuole a causa della produzione in tempi diversi di autocertificazioni e certificazioni, che andranno peraltro controllate e verificate, non si sa con quali competenze, da parte del personale scolastico. Dirigenti e uffici di segreteria si sono già sobbarcati nei mesi estivi notevoli incombenze e l’inizio del nuovo anno scolastico si prospetta ancora più impegnativo e gravoso. “Sull’obbligo vaccinale, sugli adempimenti derivanti dalla normativa e sulle procedure di verifica andrebbe trovata, una soluzione che semplifichi il compito per tutti” ha detto il commissario della Cisl Campania Piero Ragazzini, secondo cui ci sono in gioco diritti, come la salute e l’istruzione, di cui occorre trovare la giusta composizione. Pertanto, sulla falsariga di quanto già fatto in Piemonte, Liguria e Puglia (dove attraverso protocolli tra Ufficio Scolastico Regionale e Assessorati all’Istruzione e alla Sanità si è trovato il modo di semplificare le procedure) il sindacato chiede al Governatore Vincenzo De Luca, anche nella sua veste di Commissario alla Sanità , di farsi interprete di questa necessità , volta a semplificare il compito delle famiglie e degli Istituti scolastici.

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