Il corpo, con la gola squarciata, venne ritrovato il 19 marzo dello scorso anno

Omicidio bengalese, una condanna a 14 anni e 2 mesi

A far convergere i sospetti sul connazionale ritenuto responsabile le immagini degli impianti di videosorveglianza che lo ritraevano insieme alla vittima
Francesca Salemme

Dovrà scontare 14 anni e 2 mesi di reclusione Modhu Akon, il 34enne bengalese ritenuto responsabile dell’omicidio di un suo connazionale avvenuto nel marzo 2023. Il corpo senza vita di Mohammed Showkot fu rinvenuto, il 19 marzo dello scorso anno, in via Capitolo San Matteo, la strada che collega la zona industriale di Salerno alla litoranea, all’epoca chiusa al traffico.

Akon, che sostiene di non aver ucciso Showkot, venne arrestato una decina di giorni dopo, il 29 marzo, dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno: i poliziotti, visionando le immagini acquisite dai sistemi pubblici e privati di videosorveglianza per un raggio di 10 chilometri dal luogo del ritrovamento trovarono traccia di un incontro tra i due.

In quei filmati i due raggiungevano la zona di Capitolo San Matteo insieme, mentre, qualche ora dopo, Akon sarebbe andato via dalla zona da solo. Inoltre sulla sua scarpa ci sarebbe stata una traccia biologica della vittima.

Il bengalese non ha mai nascosto di aver incontrato la vittima ma nega ogni responsabilità riguardo alla sua morte.

La sentenza è stata emessa, al termine del rito abbreviato (la Procura aveva chiesto 18 anni di reclusione).

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