L’uomo è accusato anche di tentato omicidio

Omicidio di San Severino, si allargano le indagini

La Procura non esclude il coinvolgimento di altre persone, Vincenzo Ansalone potrebbe aver agito con dei complici.
Simona Cataldo

Non sono chiuse, anzi si allargano, le indagini sull'omicidio di Vincenzo Salvati, ucciso da Vincenzo Ansalone, 35enne di Baronissi. I carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino e del Reparto Operativo, coordinati dal sostituto procuratore Angelo Rubano della Procura di Nocera Inferiore, lavorano per ricostruire quanto successo venerdì sera a Mercato San Severino, nella frazione di Corticelle, tra l'indagato e le due vittime.

I fatti

Ricordiamo che Ansalone con una pistola Magnum 357 ha esploso sei colpi all'indirizzo di Vincenzo Salvati, morto sul colpo, e di Aniello Califano, operato e ricoverato all'ospedale di Salerno. Arrestato, poco dopo, il 35enne, con piccoli precedenti penali, ha dichiarato di aver agito da solo. Ipotesi, sulla quale, lavorano gli inquirenti che non escludono il coinvolgimento di altre persone. I tre, stando alle prime indagini, si erano incontrati per chiarire vecchie questioni. Dalle parole si è passati alla violenza e Ansalone, questo quanto da lui dichiarato, ha tirato fuori la pistola ed ha sparato per difendersi.

Le accuse

Il 35enne, assistito dall'avvocato Michele Sarno, sarà sentito dal gip domani mattina. Al momento le contestazioni che muove la Procura di Nocera Inferiore sono di omicidio volontario per futili motivi e tentato omicidio, oltre che di porto abusivo di arma da fuoco. Dietro il fatto di sangue, per gli inquirenti, potrebbero esserci questioni legate allo spaccio di droga.

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