Omicidio Gorizia Coppola: restano in carcere i due ragazzi rei-confessi

Redazione

Il gip Alfonso Scermino, del tribunale di Nocera Inferiore, ha ritenuto che non vi fosse più un concreto pericolo di fuga a carico dei due ragazzi fermati perché indiziati del delitto di Gorizia Coppola, avvenuto qualche notte fa davanti al mercato ortofrutticolo di Pagani. Ma se non è stato convalidato il fermo, il giudice per le indagini preliminari ha comunque ritenuto necessaria la detenzione in carcere per Luigi Femiano e Gennaro Avitabile, anche perché rei confessi dell’omicidio. L’accoltellatore della donna di 44 anni che si prostituiva a Pagani sarebbe Femiano, il più piccolo dei due, appena 18enne, colui che sedeva al lato passeggero della Citroen rossa notata da alcune colleghe di Gorizia la cui testimonianza è stata fondamentale per arrivare ai due ragazzi. Come poi raccontato al termine di un lungo interrogatorio ai Carabinieri del reparto operativo di Salerno e del reparto territoriale di Nocera, la Citroen rossa era guidata da Avitabile, 23 anni, che con Femiano tornava da una serata trascorsa fra Vietri sul Mare e Cava. Ad un certo punto hanno deciso di dirigersi al mercato ortofrutticolo paganese, zona nota per la prostituzione. Hanno avvicinato Gorizia Coppola e le hanno chiesto un rapporto a tre, ma non avevano soldi. A quel punto la donna si è rifiutata ed i ragazzi sembravano aver desistito dal loro intento, salvo poi fare marcia indietro per un ennesimo tentativo. Ma Gorizia non ne voleva sapere ed è stato a quel punto che Luigi Femiano avrebbe estratto un coltello con lama da 25 centimetri sferrando un solo colpo, secco, al petto della prostituta, centrandola al cuore. I due amici, resisi conto dell’accaduto, sono scappati lasciando la donna esanime sul selciato, dove poi un passante la ritroverà poco dopo lanciando l’allarme al 118. E mentre Gorizia Coppola moriva in ospedale per la grave ferita, Femiano e Scermino forse si sono resi conto di quello che avevano fatto ed hanno pensato pure di costituirsi. Ma i tempi erano maturi anche per i Carabinieri e per la Procura di Nocera, che sono arrivati a loro quasi subito. Il resto della storia ve l’abbiamo raccontata ed ora spetterà alle difese di Femiano ed Avitabile mettere a fuoco le rispettive posizioni in vista del processo: al momento, l’accusa per entrambi è l’omicidio volontario in concorso con l’aggravante dei futili motivi.

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