Solo gli esami tossicologici potranno chiarire appieno se Iole De Marco e Donato Papa siano stati narcotizzati o comunque sedati prima che Franco Papa, presumibilmente, desse fuoco in qualche modo alla loro abitazione, a Mercato San Severino. L’autopsia eseguita dal medico legale Giuseppe Consalvo fornirà elementi certi solo tra 60 giorni, ma il fatto che si sia scelto di esaminare prima la salma del fratello più piccolo e poi quelle della madre e del fratello maggiore (rinvenuti insieme), può significare che la tesi dell’omicidio-suicidio regge fino a prova contraria come una spiegazione plausibile dell’incendio di Via Tommaso Sanseverino. Agli inquirenti è parso strano, infatti, che nessuno dei tre occupanti l’appartamento abbia provato a scappare dopo l’esplosione di uno degli elementi del riscaldamento, né abbia tentato di sfuggire alla cappa di fumo asfissiante e alle fiamme. I corpi dell’anziana madre dei Papa e del suo figlio maggiore sono stati trovati nella stessa stanza, mentre il figlio più giovane sul letto in un’altra camera. La tesi è che abbia potuto sedare madre e fratello prima di dare alle fiamme la casa in cui vivevano, ma solo gli esami tossicologici sui tessuti prelevati ieri potranno suffragare questa ipotesi. Le salme sono state liberate dal pm Gaetana Amoruso per consentire, nella giornata di domani, i funerali, che dovrebbero tenersi alle 11 nella chiesa di Sant’Antonio a Mercato San Severino, dove il sindaco Antonio Somma ha proclamato il lutto cittadino. https://www.youtube.com/watch?v=wTdE-Yt_IJg
Omicidio-suicidio Mercato San Severino: ieri le autopsie
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