Dopo la condanna del suo assassino, ora a rischiare il processo per sfruttamento della prostituzione è il marito di Mariana Tudor, la 19enne rumena trovata senza vita in via dei Carrari, a Salerno, il 15 maggio 2016. A chiedere di valutare la posizione del marito della giovane prostituta, Dani Szerekes, sono i giudici della Corte d'Appello che lo scorso mese hanno condannato a 17 anni e 4 mesi per l'omicidio della 19enne, Carmine Ferrante, 40enne muratore di Vietri sul Mare.
Di Mariana Tudor il marito non aveva notizia dal 30 aprile, da quando l'aveva vista salire sull'auto di un cliente. Ultimo appuntamento per la 19enne che da quell'incontro non è più tornata. A fare denuncia della sua scomparsa alla Polizia il giorno dopo furono due amiche, preoccupate anche perché solo 5 mesi prima un'altra donna era stata trovata senza vita nella stessa zona. Interrogato dai poliziotti, l'uomo raccontò che quella sera, come sempre accadeva, aveva seguito da lontano i movimenti della moglie e controllato i luoghi dove si appartava con i clienti e ne aveva aspettato il ritorno. Circostanza che, secondo l'accusa, evidenzia che l'uomo gestiva il suo lavoro, istigandola alla prostituzione e sfruttandola.
Quella sera la donna salì sull'auto di Carmine Ferrante che dopo aver consumato un rapporto sessuale, la strangolò e nascose il suo corpo tra i cespugli di un terreno abbandonato, a pochi passi dallo Stadio Arechi. Ferrante è stato incastrato dopo l'arresto per l'omicidio di un'altra prostituta trovata senza vita nell'agosto 2016 in un'area isolata di Pagani, a pochi passi dal cimitero.