L’importanza della cultura finanziaria come strumento di empowerment ma anche di prevenzione della violenza economica

Open day in Bankitalia, tra seminari e visite guidate

Gli ospiti hanno potuto visitare la sede salernitana di Bankitalia, costruita nel 1931
Francesca Salemme

La due giorni salernitana dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia” ha offerto l’occasione per conoscere meglio la banca centrale e il lavoro che svolge al servizio delle persone e della collettività, a livello locale, nazionale e internazionale. E anche un’occasione per aprire le porte della sede locale, in corso Vittorio Emanuele, per visite guidate e lezioni/laboratorio.

Oggi pomeriggio, nel corso del primo dei due open day in programma, all’interno del salone dove sono ubicati gli sportelli, operatori del credito, associazioni di supporto alle donne e centri antiviolenza hanno affrontato il tema dell’importanza della cultura finanziaria come strumento di empowerment ma anche di prevenzione della violenza economica.

L’obiettivo era, come del resto quello dell’intero evento itinerante, di far crescere la consapevolezza sui temi base di economia e finanza, quelli che servono per gestire al meglio il denaro e per orientarsi nell’attualità economico-finanziaria.

Dopo il seminario gli ospiti hanno potuto visitare la sede salernitana di Bankitalia, costruita nel 1931 e sottoposta ad una ristrutturazione funzionale all’inizio degli anni ’80.

Il palazzo ospita, tra l’altro anche una piccola ma importante collezione di opere d’arte: da un Quasimodo ritratto da Emilio Notte ad un quadro della serie dei dollari di Mario Schifano. Omaggio all’arte salernitana con un bel quadro di Mario Carotenuto.

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