Quando gli operai del settore logistica dell’Alvi hanno raggiunto stamani la piattaforma di Fisciano per cominciare la loro giornata di lavoro, hanno trovato i cancelli sbarrati e gli uffici amministrativi vuoti. Scadeva oggi, infatti, la cassa integrazione ordinaria e gli operai avrebbero dovuto riprendere il loro lavoro. Di fronte all’assenza del gruppo dirigente e alle incertezze per il loro futuro hanno deciso di occupare simbolicamente l’aula consiliare del Comune di Fisciano per un’assemblea permanente. Secondo i sindacati «il curatore fallimentare o il commissario giudiziale, secondo legge, possono presentare un piano di rilancio dell’azienda contestualmente ad una richiesta di cassa integrazione straordinaria che può essere accettata solo nel momento in cui i lavoratori a rischio sono più di 50. Infatti, nella riunione tenuta il 7 gennaio scorso l’Inps non ha ritenuto per il momento di accettare la cassa ordinaria, visto che le aziende richiedenti non hanno i requisiti di inquadramento al settore industria e venendo meno questo strumento i dipendenti dell’Alvi e delle sue collegate possono accedere solo alla cassa straordinaria». Mercoledì, presso l’assessorato regionale al Lavoro, è previsto un incontro con gli assessori Gabriele e Cozzolino, il curatore fallimentare Tommaso Nigro e gli amministratori delle società collegate non ancora fallite. In quella sede, i sindacati avanzeranno quella che sembra l’unica proposta utile per uscire dalla crisi.
Operai Alvi occupano Comune Fisciano
88
articolo precedente