L'ordinanza n.81 del presidente della Regione conferma, fino al 13 novembre, le misure già in vigore negli ultimi due provvedimenti, in fatto di orari di chiusura degli esercizi pubblici (stop all'asporto dalle 21) e i divieti di qualsiasi tipo di festa; jogging consentito sui lungomare, parchi pubblici, centri cittadini solo dalle 6.00 alle 8.30. Nel dettaglio, per quanto concerne le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, vinerie e simili), fatto salvo quanto previsto nell'ultimo dpcm, viene vietata la vendita con asporto a partire dalle ore 21, ad esclusione di chi ordinariamente provvede alla consegna all'utenza in auto e che può continuare nel rispetto dei protocolli, con sistema di prenotazione da remoto. La consegna a domicilio è comunque ammessa senza limiti di orario.
Inoltre, bar, pasticcerie, gelaterie ed esercizi simili dovranno obbligatoriamente chiudere dalle ore 23,00 alle ore 05,00 del giorno successivo, dalla domenica al giovedì, ad eccezione dei punti ristoro delle stazioni di servizio nonché quelli presenti all'interno di strutture di vendita all'ingrosso. Restano vietate feste e ricevimenti, in tutti i luoghi al chiuso e all'aperto con la partecipazione di invitati che siano estranei al nucleo familiare convivente, anche se in numero inferiore a 30.
Vietate forme di aggregazione e/o riunioni, al chiuso e all'aperto, anche connesse ad eventi celebrativi, compresi cortei funebri, a meno che non si svolgano in forma statica e con postazioni fisse. Vale lo stesso per sagre, fiere e qualsiasi altro evento che non si svolga con tali modalità. Le attività di jogging in luoghi non isolati sono consentite solo dalle 6 alle 8.30. Obbligo di chiusura dalle 21 per le sale scommesse, che devono rispettare le norme ad hoc, tra cui distanziamento di almeno 1,5 metri tra le persone all'interno dei locali e obbligo di scongiurare ogni tipo di assembramento anche all'esterno, pena la sospensione dell'attività. E' raccomandato agli Enti ed ai relativi uffici competenti di differenziare gli orari del personale in presenza, per evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico e relativi affollamenti.