Era il viaggio dell’ultimo anno, quello dei sogni a occhi aperti, delle risate infinite, delle promesse di un futuro che sembrava ancora tutto da scrivere. Era il viaggio che Davide Calabrese aspettava con i suoi compagni, l’occasione per imprimere nella memoria ricordi indelebili. E invece, quel viaggio si è trasformato in una tragedia. Aveva solo 18 anni. Studente brillante, sportivo, sempre pronto a mettersi in gioco. Eppure, in un giorno qualunque, il destino ha deciso per lui. Un virus, un malessere improvviso, il ricovero in ospedale. E poi il silenzio. Il suo cuore ha smesso di battere in una stanza di un policlinico di Malaga, a migliaia di chilometri da casa, mentre i suoi genitori affrontavano un viaggio disperato per stargli accanto. A Pagani la notizia è arrivata come un fulmine. Il dolore ha avvolto l’intera comunità, lasciando tutti increduli. “Era il momento di costruire ricordi, e invece piangiamo sul mai più” ha detto il sindaco, con parole che pesano come macigni. La scuola, gli amici, i professori: tutti si aggrappano a un dolore che non si può spiegare, a una domanda che non trova risposta. “Perché lui?”. Non c’è un perché che possa bastare. C’è solo una famiglia distrutta, che ora chiede la verità. Cosa è successo davvero in quelle ore? Davide era partito in salute, sottoposto a controlli medici regolari, eppure qualcosa lo ha strappato via troppo in fretta. La cartella clinica forse potrà dare risposte. Ma nessuna risposta potrà mai restituirlo ai suoi cari. Oggi la sua bara torna a casa. Sarà l’ultimo viaggio, quello che nessuno avrebbe mai voluto immaginare.
Il giovane morto mentre era in gita scolastica
Pagani piange il 18enne Davide Calabrese
La verità dalla cartella clinica del ragazzo
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