a vittima era stata denunciata per maltrattamenti dalla moglie, che ritrattò

Panettiere ucciso: c’è forse la vendetta dietro il massacro

Sul terribile delitto di Ciro Palmieri si è espresso il fratello Luigi, che ha detto: “Penso che il mostro non sia mio fratello”
Francesca De Simone

Un contesto di violenze domestiche che generò anche una denuncia per maltrattamenti della moglie nei confronti del marito, poi ritirata. Potrebbe essere questa la cornice nella quale è avvenuto l'omicidio di Ciro Palmieri, il panettiere di 43 anni massacrato, secondo l'accusa, dalla moglie Monica Milite, dal figlio Massimiliano e da un altro figlio di 15 anni, nella loro abitazione della frazione Curticelle a Giffoni Valle Piana.

Dalle ulteriori indagini dei carabinieri è poi emerso che sette anni fa Monica Milite denunciò per maltrattamenti il marito, ma poi avrebbe ritrattato quelle accuse. Sconvolto per il terribile delitto, il fratello di Ciro, Luigi Palmieri, che ha parlato al Tg3 ed ha raccontato come dopo aver presentato la denuncia di scomparsa, la cognata le avrebbe detto che il marito se n'era andato, che non era tornato e che erano venute a prenderlo persone di un brutto giro. "Penso che il mostro non sia mio fratello" – ha, quindi, aggiunto. Il delitto è avvenuto il 29 luglio scorso ma scoperto solo pochi giorni fa, visto che la Milite, la sera del 30 luglio, si presentò ai carabinieri per denunciare la scomparsa del marito, tanto che se n'è occupò anche “Chi l'ha visto?".

I tre presunti responsabili sono sempre sottoposti a fermo per ordine della Procura di Salerno, e verranno ascoltati domani dal Gip; a loro carico ci sono pesanti prove, come le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate a casa da Palmieri, che hanno ripreso tutte le agghiaccianti fasi del delitto. Ieri, inoltre, i carabinieri hanno recuperato i tre coltelli utilizzati per l'omicidio, che erano stati sotterrati in un giardino poco distante dall'abitazione. Domani mattina Monica Milite e il figlio Massimiliano Palmieri compariranno davanti al gip del Tribunale di Salerno, mentre presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno si terrà l'udienza di convalida del fermo anche per l'altro figlio, di quindici anni.

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