Il 13 aprile scorso è stato riconsegnato alla città. Ora si torna al punto di partenza

Parco del Mercatello, il ritorno dei “cafoni”

Giostrine e panchine danneggiate da vandali in libera uscita
Ivano Montano

C’è un bene che non si può comprare nemmeno con i fondi del Pnrr, tantomeno con le risorse comunali: il senso civico, la responsabilità di far parte di una comunità. La stragrande maggioranza dei salernitani salutò con grande soddisfazione, lo scorso 13 aprile, la riapertura del Parco del Mercatello rimesso a nuovo dopo un periodo piuttosto lungo di chiusura per lavori in corso. Quello che viene definito il più vasto polmone verde della città e che è da sempre luogo di ritrovo per intere famiglie, però, continua ad essere preso di mira da quei pochi cialtroni che tra tanti hobby hanno scelto quello di deturpare, distruggere, rendere inutilizzabili le opere pubbliche. Come riportato stamani dai colleghi de La Città, sono bastati 183 giorni per far ripiombare il Parco in una avvilente situazione di degrado. L’area con le giostrine, dedicata ai bambini, risulta già monca di diverse attrezzature rese inutilizzabili, perché vandalizzate e danneggiate, ma non è l’unica area ad essere stata presa di mira dai soliti balordi in libera uscita. Lo diciamo con amarezza: più che maggiori controlli, servirebbe maggiore autocontrollo da parte di alcuni.

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