Pasquale Aliberti resta in carcere. Le condizioni di salute sono compatibili col regime di detenzione

Redazione

Pasquale Aliberti resta in carcere. A deciderlo, i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore. Nonostante la dipendenza dell’ex sindaco di Scafati da un farmaco specifico, il perito nominato dal tribunale, il dottore Carlo Pagano, ha concluso per la compatibilità con il carcere. Aliberti soffre di depressione ma, secondo il consulente, non emergono criticità tali da rendere necessario il ricorso a cure o trattamenti non attuabili in regime di detenzione. Secondo l’accusa Pasquale Aliberti aveva rapporti con alcuni clan camorristici dai quali avrebbe ricevuto un sostegno in campagna elettorale. L’ex sindaco era ristretto agli arresti domiciliari, in una casa a Roccaraso, prima di finire nuovamente in carcere per un aggravamento della misura. Il processo ripartirà il prossimo 11 luglio, con la definizione da parte del collegio di alcune eccezioni della difesa, prima di aprire ufficialmente la fase dibattimentale

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