Affronterà il processo anche Angelo Villani, ex presidente della Provincia di Salerno, tra i protagonisti dell’inchiesta Re Mida che nel 2012 svelò un sistema di finanziamenti ad associazioni e onlus per false manifestazioni culturali. Cinque persone, due dirigenti di Palazzo Sant’Agostino e tre presidenti di associazioni onlus, furono arrestate. Altre otto persone furono indagate. Ieri il gup Maria Zambrano ha rinviato tutti al dibattimento in programma il prossimo 25 giugno. L’accusa, per tutti, è di concorso in peculato. Per la Procura di Salerno i soldi pubblici, attraverso false onlus, andavano fittiziamente a sostegno di iniziative culturali, alcune anche inesistenti. A gestire il sistema, secondo l’accusa, era Vittorio Aliberti, braccio destro del presidente Villani. Ruolo chiave anche per Giovanna Musumeci, responsabile contabile dell’ufficio di presidenza. Entrambi hanno scelto il rito alternativo Villani è contestato, in particolare, un finanziamento irregolare di 28mila sottratto dal capitolo di spesa per la “Borsa mediterranea del turismo archeologico” che invece l’ex presidente avrebbe utilizzato per la campagna elettorale del 2009. Negli anni, secondo la Procura, sarebbero stati dispersi soldi pubblici per circa 1 milione di euro.
Peculato, chiesto processo per Angelo Villani
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