La DDA approfondisce presunti legami con la famiglia Marotta, già al centro di altre indagini.
Le ipotesi di reato su cui starebbe indagando la direzione distrettuale antimafia di Salerno portano allo scambio elettorale politico-mafioso e alla concussione, anch’essa aggravata dal metodo mafioso. Sotto inchiesta ci sarebbero l’attuale sindaco di Agropoli, Adamo Coppola ed il suo predecessore, Franco Alfieri, da tempo consigliere politico in Regione ed in corsa al Comune di Capaccio-Paestum.
All’alba uomini della Dia, coordinati dal ten.col. Giulio Pini, hanno iniziato le perquisizioni nelle case e negli uffici professionali e politici degli indagati. Il blitz è cominciato da Torchiara, dov’è domiciliato Alfieri, per poi proseguire nel suo studio legale e al Comune di Agropoli. L’inchiesta sarebbe un approfondimento degli accertamenti già condotti dai Carabinieri del Ros su un nucleo familiare agropolese, i Marotta, già finiti nel mirino degli inquirenti per attività sospette e presunti legami altrettanto sospetti con settori della pubblica amministrazione. Le perquisizioni di oggi sarebbero il passaggio conclusivo di acquisizione di atti e documenti già iniziato dalla Polizia qualche giorno fa.
In tarda mattina, è arrivata la nota del Comune di Agropoli, con la quale il sindaco Coppola commenta l’accaduto: «Da qualche giorno ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria hanno richiesto atti e documenti vari riguardanti procedimenti amministrativi già conclusi da alcuni anni- scrive Coppola. Quest’oggi, con le perquisizioni presso la mia abitazione e il mio ufficio comunale, tali operazioni possono dirsi terminate in quanto detti operatori hanno redatto processo verbale di conclusione. Personalmente, sono tranquillo e fiducioso del lavoro dei magistrati- continua il primo cittadino. In riferimento agli atti che hanno visto la mia partecipazione, quale sindaco della città di Agropoli, rimango sereno in quanto la stessa è stata sempre leale, imparziale e legittima».
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