Perquisizioni del Ros: nel mirino estremisti di destra

Francesca De Simone

Una decina di perquisizioni sono state eseguite tra le province di Napoli e Salerno da parte dei carabinieri del Ros, su disposizione della procura del capoluogo campano, nei confronti di esponenti ritenuti vicini all’estrema destra. Sull’operazione viene mantenuto il riserbo da parte degli investigatori. Secondo quanto si è potuto apprendere, tuttavia, nel mirino sarebbero finiti simpatizzanti di una galassia composita – suprematisti, no vax, neonazisti- che avrebbero compiuto azioni di propaganda e proselitismo, senza escludere la possibilità di azioni violente. Le perquisizioni, nei confronti di altrettanti indagati, sarebbero state compiute, tra l’altro, anche a Napoli città e a Cava de’Tirreni. La procura di Napoli ha già indagato nei mesi scorsi su gruppi di matrice neonazista, in particolare sull’associazione Ordine di Hagal, oggetto nel 2021 di una serie di perquisizioni e nel novembre scorso di quattro arresti. Il gruppo diffondeva sul web (attraverso un sito poi oscurato) e in una serie di incontri le proprie teorie basate sul suprematismo bianco e sulla negazione dell’Olocausto. Nel materiale acquisito dagli inquirenti anche immagini legate a Hitler, a Mussolini e in generale alla mitologia di riferimento del nazismo. Nel periodo del covid l’Ordine di Hagal si era distinto anche per una forte propaganda no vax utilizzata, secondo l’ipotesi accusatoria, per attirare nuovi proseliti. Dalle intercettazioni dell’inchiesta emerse che alcuni membri dell’associazione avevano partecipato a corsi di addestramento all’uso delle armi e nel combattimento corpo a corpo. Avrebbero anche voluto organizzare, ma senza riuscirci, corsi di sopravvivenza estrema all’estero.

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