E' accaduto a San Mango Piemonte, dopo otto mesi di indagini

Perseguita l’uomo di cui s’era invaghita: insegnante ai domiciliari

La donna ha 47 anni ed è accusata anche di calunnia, diffamazione
Girolamo Budetti

È ai domiciliari da ieri l'insegnante 47enne di San Mango Piemonte che da mesi perseguitava un professionista sposato e padre di due ragazzi ancora minorenni, colpevole solo di respingere le sue insistenti avances.

La vittima degli atti persecutori aveva già denunciato tutto ai Carabinieri della Stazione di San Cipriano Picentino, tant'è che nei confronti della donna era stato emesso il divieto di avvicinamento alla parte offesa, ma senza ottenere l'esito sperato, anzi.

L'insegnante era andata a sua volta dai Carabinieri, per accusare l'uomo che la respingeva di averla molestata ripetutamente e di averla violentata. Fatti gravissimi, ovviamente inventati di sana pianta, come hanno accertato le indagini dei militari dell'Arma. Al punto che la donna è stata arrestata oltre che per atti persecutori, anche per calunnia e diffamazione.

Il tribunale di Salerno s'è deciso ad emettere la misura più grave dopo l'ennesimo colpo di scena in questa storia, che dura da gennaio: l'insegnante ha inviato sul cellulare del professionista, su quello di alcuni familiari e colleghi di lavoro, immagini dal contenuto sessuale esplicito e millantava una relazione sessuale con la persona offesa in tutto il paese.

Una vera e propria ossessione, sfociata in comportamenti persecutori che arrivavano al pedinamento dell'uomo e dei suoi congiunti, al presentarsi nei luoghi da lui frequentanti, alle continue telefonate ed ai messaggi a sfondo erotico. Insomma, una tortura durata otto mesi fino all'arresto di ieri, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Salerno, diretti dal maggiore Castellari e dal capitano Semboloni.

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