“Ripartire con la Linea Storica”, la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org da Edmondo Battista ha superato le 12 mila firme. Bioingegnere, docente all’Università di Chieti, Battista è uno dei tanti pendolari che, partendo da Nocera Inferiore, dovendo raggiungere per tre volte a settimana l’Istituto Italiano di Tecnologia, conosce alla perfezione i disagi sorti in seguito alla chiusura della linea storica Napoli-Salerno a causa della frana dello scorso 20 gennaio. Nonostante gli autobus sostitutivi attivati lungo il tragitto, migliaia di persone quotidianamente fanno i conti con problemi, attese, traffico. Non è un caso, dunque, che la petizione online per la riattivazione della linea storica abbia ottenuto un simile riscontro in termini di adesioni.
“La sottoscrizione spiega Battista è figlia del sit in che il gruppo pendolari linea storica aveva organizzato il 3 luglio scorso alla stazione di Nocera. Per renderla più visibile abbiamo pensato di farla in rete. Siamo stufi di vedere il nostro diritto alla mobilità calpestato e di pagare per un servizio che non ci viene fornito adeguatamente. Chiediamo a Rfi risposte immediate ed esaustive».
Nel testo della petizione vengono evidenziati i disagi che i pendolari vivono e che incidono profondamente sulla loro vita privata e lavorativa. Innanzitutto l’incertezza sui tempi di percorrenza: “I bus sostitutivi si legge – sono soggetti alle variabilità del traffico stradale, rendendo difficile garantire coincidenze con altri mezzi”.
Poi ci sono i continui ritardi e la frequenza insufficiente dei treni: “La linea ferroviaria continua a soffrire di frequenti guasti agli impianti di circolazione prosegue il testo – e i treni diretti da e per Salerno via galleria Santa Lucia sono pochi e spesso presentano orari inadeguati. Inoltre, le soste prolungate alla stazione di Nocera causano ulteriori disagi. A peggiorare la situazione anche il blocco a Torre Annunziata”.