Piano casa, cantiere fermo

Redazione

E slittata di un’altra settimana la discussione in Consiglio regionale della Campania, del Piano casa. Eppure, nonostante questa ennesima dilazione, si è aperto uno spiraglio per l’approvazione del testo. Sebbene anche la seduta di ieri sia naufragata per mancanza del numero legale, nella sede del centro direzionale spirava aria di accordo tra maggioranza e opposizione. Si sta lavorando in particolare sull’ipotesi di portare da 10.000 a 15.000 metri quadrati la volumetria delle aree dismesse su cui poter edificare e di elevare dal 20 al 30% l’edilizia destinata a uso sociale. Paolo Romano, capogruppo del Pdl è sembrato possibilista: Vedremo – ha detto al termine del Consiglio – riuniremo il partito per valutare la proposta della maggioranza. Ma nel centrosinistra spira un certo ottimismo. Il Consiglio nel frattempo è stato sciolto dopo che alla ripresa dei lavori è mancato di nuovo il numero legale. Alla richiesta del centrodestra di votare per appello nominale l’emendamento di Ronghi e Brusco (Mpa), hanno risposto in 28. Anche questa volta i socialisti (Oliviero, Corace e Mucciolo) non hanno preso parte al voto evidenziando un problema politico nella maggioranza. Il piano casa tornerà in Consiglio regionale giovedì prossimo dalle 11 alle 21 con eventuale prosieguo, sullo stesso ordine del giorno di ieri (Piano-casa ed altri ventitré provvedimenti). Nel frattempo maggioranza e opposizione si vedranno per mettere a punto la proposta di mediazione nei dettagli.

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