Piano casa: seduta flop

Redazione

Un’altra seduta flop. I lavori del Consiglio regionale della campania per l’esame del Piano-casa sono stati nuovamente rinviati. Il provvedimento che avrebbe dovuto promuovere il rilancio del settore edile ed incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, attraverso la previsione di procedure amministrative semplificate in materia urbanistica, non riesce a decollare. Un testo che dovrebbe rilanciare la riqualificazione del patrimonio immobiliare campano e che, dal mese di luglio, aspetta di essere approvato. Eppure i tempi si erano preannunciati brevi. La proposta di legge andò immediatamente al vaglio del Consiglio regionale ed entro novanta giorni, a partire dalla pubblicazione dell’accordo Stato-Regioni del 31 marzo scorso, doveva essere trasformato in legge. Nulla di fatto. Tutto fermo. Il provvedimento avrebbe dovuto garantire il diritto alla casa ai cittadini della Campania attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare , consendo l’aumento del 20 per cento delle volumetrie per l’edilizia privata, e del 35 per cento per gli edifici abbattuti e ricostruiti secondo le norme più avanzate, riqualificazione degli immobili Iacp (con incremento su grandi complessi fino al 50%), mitigazione del rischio sismico, utilizzo a fini abitativi delle cubature industriali dimesse.

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