Per la ASL Salerno è un'importante novità insieme al riconoscimento della funzione del programma “telestroke”

Piano Stroke, l’Umberto I di Nocera diventa hub di 2°livello

La riprogrammazione regionale assegna nuovi ruoli specifici e modalità d’integrazione secondo il modello dipartimentale e di intensità delle cure
Francesca Salemme

La Rete Stroke, è stata concepita allo scopo di consentire l’accesso di ogni paziente alla Struttura Ospedaliera territorialmente più vicina ma attrezzata per il trattamento della patologia cerebro-vascolare acuta, nel minor tempo possibile dall’esordio della patologia.

Partendo da parametri standard quali bacini d’utenza, i volumi di attività e gli esiti delle cure, la riprogrammazione regionale assegna nuovi ruoli specifici e modalità d’integrazione secondo il modello dipartimentale e di intensità delle cure e certifica il Presidio Ospedaliero Umberto I di Nocera Inferiore, quale HUB della rete e Stroke Unit di secondo livello per la malattia cerebrovascolare acuta. Viene confermata la configurazione dei presidi ospedalieri di Vallo della Lucania e di Polla quali spoke della rete e Stroke Unit di primo livello.

Per la ASL Salerno è un’importante novità insieme al riconoscimento della funzione del programma “telestroke” messo da tempo in campo dall’azienda sanitaria diretta da Gennaro Sosto, quale strumento di supporto alla rete che, utilizzando la telemedicina, può consentire, soprattutto in zone geograficamente distanti dai punti di erogazione della rete e in zone disagiate, di velocizzare l’intervento terapeutico.

Tale programma, esteso anche all’AOU Ruggi d’Aragona, consentirà l’utilizzo della telemedicina per l’intera provincia di Salerno e per i territori della provincia di Napoli e territorialmente vicine al centro HUB del PO di Nocera Inferiore.

Con la telestroke infatti, i due Hub di II livello assicurano consulenze neurologiche e neuroradiologiche H24 guidando in teleconsulto l’esecuzione della procedura di trombolisi in urgenza negli spoke provinciali e procedendo alla centralizzazione tempestiva, anche attraverso elisoccorso, dei pazienti che necessitano di trattamento endovascolare o neurochirurgico.

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