Mobilitazione di massa ieri per lo scontro salvezza della Salernitana con il Cagliari, il piano traffico, però, non si è rivelato all'altezza della situazione: soprattutto il deflusso dopo il triplice fischio è stato decisamente problematico per i sostenitori granata. Complici le condizioni meteo non ottimali, in molti hanno preferito l'auto alle due ruote, rispetto alla partita infrasettimanale con il Venezia, che pure aveva fatto registrare numeri importanti in termini di presenze sugli spalti.
Centinaia di vetture, dopo la partita, sono rimaste imbottigliate nel traffico per il rientro in città, ma ancor più complicato si è rivelato il ritorno a casa dei tifosi provenienti dalla provincia. Anche prima della partita, però, si sono registrate parecchie criticità con la tangenziale rimasta a lungo bloccata, con conseguenti disagi per gli automobilisti, non solo quelli diretti all'Arechi.
I percorsi obbligati, la chiusura del sottopasso, anche pedonale, che collega via San Leonardo con l'Arechi, hanno spinto molti a privilegiare l'uscita di Mariconda/Arbostella, per raggiungere l'impianto di via Allende. Ci sono molti aspetti da rivedere nel piano di viabilità che, soprattutto quando lo stadio ospita più di ventimila spettatori, va spesso in tilt. Sarebbe opportuno anche puntare sul trasporto pubblico, rafforzando i collegamenti con lo stadio negli orari che precedono e seguono la partita. Nello stesso tempo, potrebbe essere maggiormente sfruttata dagli spettatori anche la metropolitana, regolarmente attiva prima e dopo la gara.