Piccoli campioni crescono

Redazione

Piccoli campioni crescono è un romanzo che Zeoli, Grassadonia e gli altri tecnici del vivaio granata stanno provando a scrivere a più mani. Brini osserva, fa le sue valutazioni e poi decide quali rampolli inserire in prima squadra. Lassù a Nocera Umbra ha portato i vari Cartone, Pepe, Agresta, Siano, ragazzi promettenti che potrebbero trasformarsi in giocatori. Chi sta bruciando le tappe è certamente Cartone, figlio d’arte. Suo padre – il popolare Vincenzo, tifosissimo granata – giocava da stopper e lo faceva anche bene. Grinta e senso di posizione, le sue armi migliori, mentre il figliolo ha decisamente altre caratteristiche: il piccolo Cartone, che contro il Campobasso ha disegnato una parabola alla Baggio direttamente su calcio piazzato, ha piede di velluto e fantasia nel sangue, insomma ha tutti i numeri per sfondare. Nelle retrovie, già scalpitano altri campioncini come Figliolia, 17 anni, attaccante dal fisico possente, ambidestro, che vede la porta come pochi. Insomma, di carne fresca a cuocere ce n’è, l’importante è saperla cucinare a fuoco lento, senza correre il rischio di… bruciarla.

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