Da qualche giorno il cantiere di via Papio è fermo

Più che lavori di ripavimentazione, scavi archeologici

E anche gli affari dei negozi che su quella strada si affacciano
Francesca Salemme

Un cantiere che si sposta e avanza. Così avevamo scritto due settimane fa.

Dopo l’avvio anticipato del secondo lotto dei lavori di pavimentazione sul corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra via de’ Principati e la scuola Vicinanza, la Spinosa Costruzioni – che si sta occupando dell’appalto – all’inizio del mese di luglio aveva transennato la parte pedonale di via Papio, già da alcune settimane svuotata di tavolini, panchine ed ombrelloni delle attività commerciali prospicienti.

Anche se questo “sconfinamento” rispetto all’asse viario principale era previsto – è il primo ampliamento al “gruppo di strade limitrofe” e di accesso al corso  che comprende via Fieravecchia, via Conforti, via De Luca, via San Bonaventura, via Velia – gli esercenti della strada, diversi del comparto food, speravano di riuscire a scapolare i mesi estivi così da poter servire i propri avventori all’esterno, sotto gli ombrelloni.

Così non è stato: smontati dunque gli arredi esterni, hanno assistito alla recinzione dell’area e, poi, allo scavo e rimozione di sanpietrini e asfalto. Costretti a stare con le porte chiuse sia per il caldo, sia per la polvere, si lamentano: gli affari – dicono in coro – vanno avanti col contagocce, anzi sono fermi, così come, ormai da una settimana, lo sembrano anche i lavori.

I residenti dei palazzi che si affacciano sul cantiere, per non piangere, provano a riderci su: “Più che lavori di ripavimentazione, visti i tempi, sembrano scavi archeologici: e non riprendono presto, staccheremo anche noi i biglietti, come a  Pompei”.

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