Nei primi 13 giorni di ottobre in Campania sono risultate positive al coronavirus7.086 persone, 1.300 in più rispetto a tutto il mese di settembre che con 5.717 contagi aveva fatto registrare il record assoluto dallo scoppio dell'emergenza.
Il totale dei positivi dal 21 febbraio è salito a quota 19.827, mentre le vittime sono aggiornate a 485 a causa dei 6 decessi registrati dal bollettino di ieri. Ancora una volta, ieri, è stato alto il computo dei nuovi casi: 635 in più (27 in meno rispetto alle precedenti 24 ore), nonostante siano stati effettuati 315 tamponi in surplus (7.720).
Il bollettino quotidiano, ha sottolineato anche i numeri relativi alla situazione ospedaliera in regione, che conta 702 ricoverati con sintomi negli ospedali, dato in crescita di 18 unità, e 63 persone invece in terapia intensiva, dunque due in meno. Bene anche il numero dei guariti, che con 77 negativizzati nelle ultime 24 ore si è portato a quota 7.564 dallo scorso febbraio.
Sono diverse le situazioni che destano preoccupazione: se infatti migliorano le condizioni dei pazienti della Rsa di Napoli, in cui sono stati trovati 48 positivi, a Monte di Procida e a Somma Vesuviana restano attivi minilockdown.
A Monte di Procida il sindaco ha emanato una nuova ordinanza restrittiva visto che i casi positivi in città sono 62, molti collegati ad una mega festa nuziale della scorsa settimana. Chiuse le scuole pubbliche e private, i circoli ricreativi, le sale gioco e scommesse, i parchi pubblici e varrà il divieto di attività sportive ed amatoriali. In più è imposta la chiusura di centri estetici e barbieri.
Preoccupazione anche a Somma Vesuviana dove le scuole restano chiuse e dove il sindaco ha scritto al Prefetto di Napoli, ed ha chiesto l'intervento del corpo militare della protezione civile dopo l'incremento vertiginoso in città dei casi di persone positive: 89.
Intanto ieri è stata firmata la delibera di giunta della Regione Campania per l'apertura della residenza all'Ospedale del Mare: accoglierà persone positive, che non possono passare la quarantena in casa. Le stanze saranno doppie per i congiunti e singole per persone che si recheranno a passare l'isolamento lì da sole. Ogni stanza ha il wifi, il bagno e la tv e ci saranno infermieri ma non medici: in caso di peggioramento i pazienti contatteranno il proprio medico di base o in caso di gravi esigenze possono chiedere all'infermiere di chiamare il 118 che può portare il paziente in ospedale.