L'appello del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale

“Più operatori sociali negli istituti penitenziari”

Samuele Ciambriello invoca la presenza di esperti del settore all’interno delle carceri
Simona Cataldo

Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, ha lanciato un accorato appello in seguito all’omicidio avvenuto nel carcere di Fuorni, a Salerno. «Quello che più mi ha colpito – dichiara Ciambriello – è che i due protagonisti di questa terribile storia abitavano nella stessa cella. Il morto era assistito dal giovane immigrato che gli faceva da piantone. Nella casa la circondariale Antonio Caputo – spiega Ciambriello – vivono 200 detenuti in pou e mancano 100 agenti, oltre a mediatori linguistici. Occorrono – continua il Garante- anche più figure sociali all’interno degli istituti penitenziari».

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