Poliziotti penitenziari in difficoltà, a Salerno servono 65 assunzioni

Redazione

Condizioni di lavoro stressanti ed insostenibili dovute al taglio di personale e direttive gestionali del Sistema-Carcere. Sono quelle che, secondo i sindacati, devono affrontare i poliziotti penitenziari che continuano comunque a svolgere i propri doveri istituzionali. Le Segreterie Sindacali della provincia di Salerno di OSAPP, UILPA, USPP, CGIL funzione pubblica e CNPP hanno inviato una nota al Ministro della Giustizia, ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, alle Autorità Territoriali e ai rappresentanti politici per denunciare, ancora una volta, una situazione critica. Alla Casa Circondariale di Salerno si registra una carenza di oltre 60 persone rispetto alla pianta organica prevista dal Decreto Ministeriale del 2013. Del personale attuale, solo poco più di un centinaio di poliziotti sono destinati alla vigilanza e all’osservazione di circa 500 detenuti ristretti in quattro distinti complessi detentivi. A complicare la situazione l’inattuato turn-over dei poliziotti in quiescenza. Il trend è in aumento in vista dei prossimi pensionamenti. Senza dimenticare la recente istituzione di nuovi posti di servizio scaturiti a seguito del rifacimento strutturale di tre quadri detentivi. Una realtà che, secondo i sindacati, determina segni di accertato disagio psicologico tra gli appartenenti della Polizia Penitenziaria di Salerno. Inoltre si prospetta una nuova esigenza di personale a seguito dell’ultimazione del rifacimento strutturale di altri tre quadri detentivi. A Salerno c’è bisogno di assumere 65 poliziotti penitenziari secondo le organizzazioni sindacali che hanno confermato lo stato di agitazione. In mancanza di risposte immediate, il 20 aprile si terrà un sit-in con volantinaggio davanti alla Casa Circondariale di Salerno. Non si escludono in seguito altre manifestazioni di protesta.

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