La Fondazione Angelo Vassallo, guidata da Dario Vassallo, ha lanciato una dura accusa al sindaco di Pollica, Stefano Pisani, chiedendone le dimissioni immediate e un intervento urgente del Ministro dell’Interno. L’accusa, formulata in una nota ufficiale, parla di “atti gravi e deliberati” per cancellare il ricordo di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” ucciso nel 2010, simbolo di impegno per la legalità e la tutela ambientale.
Dario Vassallo, fratello di Angelo e presidente della Fondazione, denuncia “atti irrispettosi” da parte di Pisani, che avrebbero colpito iniziative in memoria del sindaco ucciso. Tra gli episodi più gravi, Vassallo cita la distruzione dell’Oasi del Giglio Marino, un’area protetta ad Acciaroli voluta proprio in ricordo del sindaco, oggi abbandonata, nonché lo sfratto della Fondazione dalla sua sede nel Castello Capano, passato in gestione a una società privata, Future for Food. “Questo atto rappresenta un tradimento per la comunità”, afferma Dario Vassallo.
La Fondazione denuncia inoltre l’abbandono di un carrubo piantato in memoria di Angelo Vassallo e la distruzione della “Grande Onda”, un’installazione artistica composta da 2.500 bottiglie di plastica riciclate, realizzata per sensibilizzare contro l’inquinamento marino. Vassallo accusa il sindaco di aver ridicolizzato pubblicamente l’operato della Fondazione il 5 settembre scorso, anniversario della morte del fratello, e di aver deviato l’attenzione dalla ricerca della verità sull’omicidio.
Una recente interrogazione parlamentare del senatore Gianluca Cantalamessa ha chiesto chiarimenti sulle azioni di Pisani, sollevando dubbi sulla trasparenza della gestione amministrativa. “Le azioni del sindaco sono un’offesa alla verità, alla giustizia e alla comunità che Angelo ha amato”, conclude Dario Vassallo.