I capi d’accusa sono tredici, per altrettanti reati: ma i più significativi sono l’abuso d’ufficio, il falso ideologico e la malversazione nei confronti dello Stato. Non c’è pace per Porta Ovest, una delle opere fondamentali per lo sviluppo del traffico merci a Salerno, per il potenziamento delle infrastrutture retro-portuali e per il decongestionamento della circolazione urbana in quella parte della città, la porta d’accesso ad ovest del centro, appunto. 35 gli indagati, cui la settimana scorsa sono stati notificati avvisi di conclusione indagini, su disposizione dei pm Alfano e Senatore della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli accertamenti sono stati fatti dalla Dia di Salerno, diretta dal ten.col. Giulio Pini, che ha notificato il provvedimento anche alla parte offesa, ovvero il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, domiciliato presso l’Avvocatura dello Stato Sezione di Salerno, anche ai fini di una rivalsa in sede giurisdizionale per la quantificazione dell’eventuale danno erariale. Ma cosa viene contestato, in particolare, ai 35 indagati? Fra questi spicca la figura dell’avvocato Andrea Annunziata, già presidente autorità portuale di Salerno, finito all’indice per l’affidamento senza procedura negoziata alla società Artemide di due impianti di illuminazione, ma indagato insieme ad Immacolata Ritonnaro, Domenico Barletta e Giovanni Micillo anche per la mancata risoluzione contrattuale con la ditta Ritonnaro, che sarebbe stata inadempiente rispetto al cronoprogramma dei lavori determinando spesse aggiuntive, in forza di una variante del 2013, a carico dell’ente pubblico. Sotto la lente anche la consulenza da 258mila euro affidata in violazione del codice degli appalti all’ing. Alessandro Macchi, il subappalto alla ditta Impertex ed un’operazione tramite la Unicredit Factorum, mediante la quale 21 milioni di euro destinati ad alcuni lotti di lavoro sarebbero stati distratti ed impiegati per finalità diverse da quelle previste dal finanziamento. Senza contare le anomalie dei prezzi per il nolo a freddo alla ditta Giuliano, della procedura per l’assegnazione del secondo lotto e le difformità palesi- secondo l’accusa- tra progetto esecutivo e progetto definitivo, la gestione dei materiali di scavi e degli stessi scavi che avrebbero provocato i crolli in galleria del dicembre di tre anni fa. https://www.youtube.com/watch?v=lgAZVQZ8UxM
Porta Ovest: 35 indagati, a vario titolo, per 13 ipotesi di reato
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