Un vero e proprio cronoprogramma ancora non c’è. Ma per la ripresa concreta dei lavori nel cantiere di Porta Ovest a Salerno non si è mai smesso di lavorare e la cessione del ramo d’azienda da Tecnis al Consorzio Arechi dà un’accelerata importante a quello che sindacati ed Autorità portuale stavano già facendo. Per il segretario dell’authority, Francesco Messineo, in questa fase possiamo parlare di «definizione di tutti i problemi che si sono addensati negli ultimi anni». Contattato al telefono dalla nostra redazione, l’ingegner Messineo parla di «passi in avanti molto positivi. Abbiamo degli interlocutori che possono garantire operatività che Tecnis non è riuscita ad assicurare in questi anni»- ammette Messineo. Anche se perdura una conflittualità tra Tecnis e Autorità Portuale per le «contestazioni reciproche che riguardano- dal lato Authority- i ritardi nell’esecuzione dei lavori e dal versante Tecnis le iscrizioni di riserve per presunti danni subiti nel corso della realizzazione dell’opera». Le parti stanno dialogando per venirne fuori, ma la cessione del ramo d’aziende e del cantiere di Salerno al Consorzio Arechi- composto da tre ditte specializzate- fa ben sperare per la ripresa dell’opera. L’ingegner Messineo conferma che «ci sono modifiche da introdurre al progetto originario, per superare i problemi sorti in questi anni». Si parla di semplificazione progettuale: ad esempio, dal punto di vista tecnico, si valuta la possibilità di eliminare alcune delle rampe di svincolo previste lungo il percorso delle gallerie. Alcune delle rampe- infatti- creano difficoltà perché passano a pochi metri dalla pavimentazione delle volte autostradali (prive di arco rovescio). Eliminare i doppi svincoli al Cernicchiara e prima della galleria San Leo potrebbe portare a concludere Port Ovest senza ulteriori intoppi e prima del previsto. Anche perché, precisa Messineo, la «conclusione dei lavori dev’essere concreta e realizzabile e le difficoltà vanno ridotte». Tra qualche giorno si metterà nero su bianco il cronoprogramma auspicato dai sindacati, ma per le imprese arriva una prima boccata d’ossigeno: ieri il presidente dell’autorità portuale, Pietro Spirito, ha deliberato lo stato di avanzamento lavori fermo da un anno (per opere già eseguite), il che consente i pagamenti diretti ai subappaltatori e l’erogazione degli stipendi. https://www.youtube.com/watch?v=8_pbSegBFkc
Porta Ovest: prima del cronoprogramma dei lavori si studiano modifiche al progetto
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