Povertà in aumento: sabato ci sarà la Colletta Alimentare

Francesca De Simone

Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle circa 7.600 strutture caritative che il Banco Alimentare sostiene in tutt’Italia attraverso la rete di 21 organizzazioni territoriali. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 85.000 in più le richieste ricevute che hanno fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate. In Campania sono 228.314, più altre 20.000 circa in lista d’attesa. Di queste, 79.856 sono nella provincia di Salerno, di cui il 20% circa è costituito da bambini. In questo difficile momento economico e sociale, Banco Alimentare deve far fronte anche ad un aumento del 45% dei costi di gestione tra logistica, trasporti ed energia elettrica e ad un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati. Si fa dunque appello alla solidarietà di tutti ed a partecipare alla 26esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà sabato 26 novembre. In circa 11.000 supermercati in tutta Italia si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative territoriali. In Campania i punti vendita disponibili sono 876, ci cui 337 in provincia di Salerno, anche se nelle ultime ore se ne stanno aggiungendo altri. Oltre 140.000 volontari – più di 5600 nella nostra regione e quasi 2000 nella provincia di Salerno – inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: tonno e carne in scatola, verdura in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. I volontari indosseranno una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare e che verrà utilizzato anche per i sacchetti forniti per fare la spesa. In città, tra gli appuntamenti da segnalare, quello a cui prenderà parte anche il vescovo di Salerno, mons. Bellandi, che sarà presente presso il supermercato dell’Irno Center sabato mattina alle 9.45.
“La follia della guerra ha aggravato ancor di più la condizione di tante famiglie già peggiorata con il Covid. Ci apprestiamo a vivere un inverno in cui tanti saranno costretti a decidere se riscaldarsi o mettere il piatto a tavola – afferma Roberto Tuorto, direttore del Banco Alimentare Campania Onlus –. In un clima in cui sembrano venir meno le ragioni di una speranza, il Banco Alimentare propone il gesto più semplice di carità: donare del cibo per chi è in difficoltà: un gesto di carità e di speranza come atto concreto di lotta alla all’individualismo e all’indifferenza”.

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