Quella che comincia domani è un’altra settimana rovente sul fronte della protesta dei precari della scuola salernitana. Una agitazione che è stata manifestata in tutte le sedi istituzionali della città e che non sembra trovare sbocchi nonostante l’impegno e la solidarietà di molti esponenti politici ed amministratori del salernitano Il fischio d’inizio dell’anno scolastico si avvicina così come si avvicina la certezza della perdita del posto di lavoro per migliaia tra docenti e personale ATA. Il taglio previsto dalla riforma prevede oltre 2 mila posti in meno tra docenti e personale Ata, che determinerà la cancellazione di circa 800 incarichi annuali nella sola provincia di Salerno. Cobas e comitato insegnanti precari hanno ottenuto per martedì un incontro con il direttore dell’ufficio scolastico regionale diretto da Alberto Bottino. Previsto per la prossima settimana un incontro col governatore Bassolino. Intanto è stata spedita all’indirizzo del ministro Gelmini la lettera con la quale il presidente della Provincia Cirielli e l’assessore Iannone chiedono che i tagli rispondano a criteri di «equità» poichè per quanto riguarda docenti e in particolare il personale Ata (+17%) «siamo ben oltre – si legge nella lettera – la percentuale di taglio prevista dalla legge». Cirielli e Iannone nel rimarcare la «condivisione» delle politiche adottate dal ministro Gelmini evidenziano che «l’insieme dei provvedimenti effettuati determinano gravi conseguenze in termini occupazionali, culturali e sociali in territorio già segnato da intrinseche criticità».
Precari della Scuola: un’altra settimana calda
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