Presentata la Salerno del futuro

Redazione

Il telo si alza ed i flash dei fotografi svelano prima delle immagini il profilo di Piazza della Libertà, un emiciclo affacciato sul mare disegnato da un architetto che a Salerno dice di aver trovato il suo ambiente naturale. Ricardo Bofill la Salerno del futuro la vede così: uno spazio aperto, una grande piazza, che non tradisce il suo passato e si armonizza con il presente architettonico ed urbanistico della città. Un edificio, il Crescent, alto 24,5 metri, con colonnati profondi ed una piazza in pietra che stilizza una palma. Poco più in là la stazione marittima con un attracco nel cuore di uno dei luoghi più rappresentativi della città e poi i parcheggi interrati e le attività commerciali e ricreative di qualità, quasi adagiate sulla spiaggia di S.Teresa, pronta a diventare l’arenile dell’intero Lungomare di Salerno, sul modello della nuova Barcellona. L’entusiamo di chi sta scrivendo una pagina di storia è negli occhi di chi è presente nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, è nelle parole del sindaco De Luca che ripercorre nella sua introduzione i millenni della Salerno giardino del Mediterraneo, culla della tolleranza, della medicina, della libertà. Ecco perché- dice De Luca- le nostre storie individuali debbono fondersi per regalare una prospettiva unica di attrazione e sviluppo destinate a lasciare un segno, invertendo la rotta rispetto ad un passato che ha visto Salerno ostaggio delle clientele politiche, della vigliaccheria e dell’opportunismo di gruppi familiari e dirigenti che ne stavano scrivendo la parola fine, come la Zora delle Città Invisibili di Calvino, che languì e si disfece…

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