Lunedì cabina di regia sulle riaperture, ma resta cauto

Primo question time per Draghi

Sui temi della pandemia, risposte al settore wedding e sui vaccini
Francesca Salemme

Dal Recovery alla sospensione dei brevetti per i vaccini anti covid il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dato risposte al question time nell'Aula di Montecitorio.

Sui temi legati alla pandemia, queste le sue risposte:

“Lunedì 17 maggio ci sarà la cabina di regia e si daranno risposte al settore del wedding”, ha detto il presidente del Consiglio che, a chi è in procinto di convolare, ha ricordato di quanto sia importante che una occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti“. “Il governo resta vicino al settore come il wedding con lo stanziamento di 200 mln per anno in corso e prevede ulteriori indenizzi nel nuovo decreto sostegni la settimana prossima”.

“Il governo – ha aggiunto il premier – è attento a conciliare economia e salute e i matrimoni, in quanto luoghi di aggregazione, possono favorire i contagi. Serve un approccio graduale a seconda dell'andamento epidemiologico”.

“Il nostro obiettivo è riaprire al più presto l'Italia al turismo, nostro e straniero“, ha affermato Draghi. “La pandemia ha avuto sugli operatori turistici effetti economici ingenti e siamo all'opera per farli ripartire quanto prima e con la massima sicurezza”. Sui flussi turistici, “per quanto riguarda i Paesi del G7, in particolare Usa, Giappone e Canada saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale”. E ancora: "Per quanto riguarda i flussi turistici, prevediamo di ampliare la sperimentazione dei voli “Covid-tested“, che includa più linee, più rotte e più aeroporti.

“Il Pnrr – ha ricordato Draghi – include fondi integrati per circa 9 miliardi per sostenere la competitività delle imprese turistiche, e prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro per aprire 100 nuovi siti culturali. E' previsto lo stanziamento di 14 milioni di euro per costituire un digital hub del turismo”. “

Sulla questione vaccini Draghi ha ribadito che “prima di arrivare ad una liberalizzazione dei brevetti è meglio rimuovere il blocco dell'export che Usa e Gb tengono, aumentare la produzione e individuare nuovi siti anche nei paesi poveri". "La posizione espressa da Biden – ha sottolineato – si chiarirà nei prossimi giorni ma parte da una semplice considerazione: c'è uno sbilanciamento tra i finanziamenti pubblici delle grandi case farmaceutiche e i paesi più poveri al mondo. L'indirizzo Usa va condiviso ma il rischio è che la sospensione dei brevetti sia un disincentivo alla ricerca: la produzione di questi vaccini – soprattutto quelli di nuova generazione, basati sulla tecnica mRNA – è complessa perché richiede tecnologia, specializzazione, organizzazione. Non è facilmente replicabile anche disponendo del brevetto. Inoltre, la liberalizzazione dei brevetti non garantisce di per sé gli standard qualitativi necessari e dunque la sicurezza dei vaccini“. Per l'iniziativa Covax “l'Italia ha stanziato 86 milioni e nel prossimo decreto Sostegni ci sarà un aumento significativo del nostro contributo”.

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