Un anno super delle attività

Pronto soccorso, troppi codici bianchi e verdi

A dimostrarlo è la relazione sulla performance aziendale del 2023
Anna Sarno

Molti degli accessi al pronto soccorso sono impropri. Persone che hanno scelto di rivolgersi al servizio di emergenza e urgenza ma senza una reale necessità. I numeri della relazione sulla performance aziendale del 2023 parlano da soli: semplici cifre che raccontano di come i pronto soccorso che fanno capo all’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno siano letteralmente intasati da pazienti che non solo non sono gravi ma che presentano problematiche che dovrebbero essere affrontate rivolgendosi in prima istanza al proprio medico di famiglia. Lo scorso anno gli accessi al Ruggi, al da Procida e ai presidi provinciali aziendali di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino e Ravello sono stati 113.328 rispetto ai 92.291 dell’anno precedente. Il  ricorso improprio al pronto soccorso si traduce inevitabilmente i sale d’attesa affollatissime e attese lunghe e snervanti

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