Proroga di tre mesi per il commissariamento della sanità in Campania. Lo ha deciso il ministero della Salute, insieme al dicastero dell’Economia. Restano in vigore gli assetti attuali, nulla cambia.
Niente da fare. Secondo i ministeri dell’Economia e della Salute non ci sono ancora le condizioni per revocare la gestione commissariale della sanità in Campania. A Roma si consumano le battute finali di un braccio di ferro che aveva opposto- e probabilmente continuerà ad opporre fino alla prossima estate- il Governo da una parte e la Regione dall’altra.
All’interno dello stesso esecutivo, però, hanno pesato i distinguo tra le due anime della maggioranza: l’ala grillina che voleva a tutti i costi la sostituzione di Vincenzo De Luca e l’ala leghista che spingeva per dichiarare finito il commissariamento. In realtà, nonostante gli enormi progressi certificati da più parti ed esposti atti alla mano ieri anche dal governatore campano, c’è un unico parametro che tiene in vita la gestione commissariale almeno fino a luglio.
Ovvero, i livelli essenziali di assistenza che nella nostra Regione rimangono qualche cifra al di sotto della soglia minima fissata a 160. Nono sono bastati a convincere i due dicasteri i sei esercizi di bilancio consecutivi chiusi in attivo, né i conti sostanzialmente in ordine che permetteranno di reinvestire i milioni risparmiati proprio per migliorare i livelli essenziali di assistenza. Manca quel 160, soglia minima dei Lea, che nella programmazione regionale sarà addirittura superato entro tre mesi, raggiungendo quota 163.
Il che vuol dire che i cittadini campani troveranno, nel complesso, una buona assistenza sanitaria pubblica sul territorio. Nel frattempo, fino alla prossima estate il commissariamento rimane e De Luca resta al suo posto, per ora. Era stato lo stesso presidente a ribadire a più riprese l’inutilità di una proroga della gestione commissariale, tesi condivisa anche se con osservazioni dalla Lega. I 5Stelle, invece, non hanno mai voluto sentire ragioni: a loro bastava sostituire De Luca, punto e basta. Ma ciò che conta è la qualità della salute nella nostra Regione. E di questo, per un bilancio finale, se ne riparlerà a luglio.
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