Italiani, di mezza età, sposati o con relazioni alle spalle finite male. E’ l’identikit del cliente medio delle prostitute nel salernitano. Uno dei fattori sorprendenti è che molti di essi provengono dalle aree interne del Cilento, dalla Lucania se non addirittura dall’alta Calabria. Lo raccontano i verbali elevati dalle forze dell’ordine, con sanzioni che oscillano dai 500 ai 3000 euro a seconda della gravità dei casi. Il repulisti di due sere fa, a Salerno, è uno dei tanti fatti in questi anni senza arrivare a capo del problema. Di giorni italiane, ma anche straniere dell’est, di notte soprattutto africane o transessuali, stazionano lungo il litorale che da Torre Angellara porta fino a Via Allende e Via Clark. Poi ci sono le strade che tagliano di traverso la zona industriale o l’anello dello stadio Arechi. La mappa del sesso a Salerno città è soprattutto seguita da uomini che vengono da fuori. I salernitani, invece, per non correre rischi preferiscono l’affollata litoranea tra Pontecagnano ed Eboli. Dopo il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di qualche giorno fa e le segnalazioni dei sindaci, il Questore ha disposto controlli specifici che hanno portato all’allontanamento di almeno sette prostitute, colte sul fatto ad adescare clienti, che fermando l’auto intasavano il traffico. Fino alle due di notte sono state identificate 2 rumene, 2 bulgare, 2 provenienti dal Kirghizistan ed una italiana, tutte già segnalate in passato. Nei loro confronti si procederà con un foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel Comune di Salerno.
Prostituzione: dopo il repulisti si riflette sulla “tipologia” di cliente
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