Le prostitute pagavano 50 euro al giorno per avere un posto all’interno delle abitazioni. Per entrate al night, invece, i clienti versavano dai 70 a 100 euro, mentre alle ragazze che si intrattenevano erano corrisposti tra i 100 e i 150 euro. Le abitazione a luci rosse individuate nel corso dell’indagine dai carabinieri si trovavano a Salerno: a Fratte, in via Calata San Vito e in via Dei Greci, e nel quartiere Carmine, in piazza Pasquale Paoli. Due, invece, a Pontecagnano Faiano, in via Cavalleggeri e via Flavio Gioia. Altrettante a Fisciano, in via del Centenario. Un’ultima a Battipaglia, in via San Martino. A gestirle erano ben tre associazione. I diciannove indagati finiti nel blitz condotto ieri mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Salerno, agli ordini del tenente colonnello Gabriele Lo Conte e del maggiore Antonio Corvino, avevano messo in piedi tre gruppi, con strutture ben organizzate nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione con ruoli ben definiti per tutti. C’era chi si occupava dello spostamento delle donne, chi individuava gli appartamenti da prendere in fitto e intratteneva rapporti con i proprietari, chi, invece, della puilizia e gestione delle case. Per la Procura di Salerno un ruolo centrale lo aveva Armando Del Giorno, titolare anche del night Afrodite a Battipaglia, struttura registra come associazione culturale e musicale. Del Giorno in passato è stato coinvolto in altre inchieste.
Il blitz dei carabinieri
Prostituzione,le case a luci rosse tra Salerno e Battipaglia
Le prostitute pagavano 50 euro al giorno per avere un posto nelle abitazioni
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