Alcatel: protesta finita, vertenza infinita perché i cinque operai che si erano barricati nello stabilimento dall’una di stanotte sono tornati a casa, ma non certo per dormire tra due guanciali. Le nubi restano all’orizzonte, piuttosto la lotta passa al livello successivo: le fiamme non dovranno mai più servire quale minaccia di darsi fuoco, ma ad accendere le fiaccole della speranza, come avvenuto ieri per le vie del centro, a Battipaglia, dove un lungo corteo di dipendenti, amministratori, politici e comuni cittadini ha sfilato in segno di solidarietà. Fiammelle di speranza legate soprattutto al tavolo allargato al Management aziendale francese di martedì prossimo, anche se i segnali sono tutt’altro che rasserenanti. La decisione di disimpegno delle attività presso lo stabilimento battipagliese suona più come una sentenza che come una ipotesi, insomma, ad oggi è difficile che chi regge i fili dell’azienda e il destino di centinaia di lavoratori possa fare il tanto auspicato passo indietro. Ma il fronte pro-Alcatel non molla: sottoscritto un documento unitario per assicurare il massimo impegno di ogni livello istituzionale, e quindi Regione, Provincia e Comune di Battipaglia, chiesto l’appoggio del Governo in quella che è una battaglia difficile ma non già perduta, così come sottolineato dal Capo della Segreteria del Presidente della Regione Campania Guglielmo Allodi e dall’Assessore all’Innovazione e Ricerca Nicola Mazzocca che ha confermato tutta la disponibilità ad investire nuove risorse economiche per il rilancio del settore, e dunque per il salvataggio dell’Alcatel e dei livelli occupazionali. Se son rose, fioriranno martedì prossimo… non è più tempo di incrociare le braccia, meglio incrociare le dita.
Protesta finita, vertenza infinita
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