Sulla protesta dei Navigator davanti alla sede della Regione Campania e sulla relativa polemica che ne è scaturita, con il M5S in prima linea, è intervenuto il governatore Vincenzo De Luca, attraverso una nota pubblicata sui social. “In relazione alla vicenda si esprime tutta nostra comprensione – si legge su facebook -; si rileva tuttavia che la scelta dell’interlocutore è sbagliata”. “La Regione Campania – precisa De Luca – non c’entra nulla con la vicenda in questione che, com’è noto, è stata promossa e gestita direttamente ed esclusivamente dall’Agenzia nazionale per il lavoro “Anpal”, dipendente dal Ministero del Lavoro, attraverso una selezione nazionale (non un concorso come erroneamente viene detto)”. “È evidente che va indirizzata ad Anpal ogni richiesta di soluzione del problema, che è stato creato da tale Agenzia – aggiunge il presidente -; la Regione Campania sollecita l’Anpal ad affrontare la questione in tempi rapidi e sollecita ancora una volta ad operare per la stabilizzazione dei precari che già lavorano in Anpal”. Inoltre, De Luca aggiunge: “Si tralascia di ricordare per l’ennesima volta che l’ipotesi contrattuale prevista a livello nazionale incredibilmente legittima il doppio lavoro e che il clima di impreparazione e di confusione che permane (a cominciare dalle piattaforme informatiche)”. Infine, il presidente della Regione Campania evidenzia che “incredibilmente, in contraddizione con il cosiddetto Decreto Dignità, si ripristinano ipotesi di contratto Co.co.co. che allargano le aree del precariato”. “Per quanto riguarda le responsabilità della Regione Campania – conclude il governatore -, siamo impegnati a varare un concorso vero, per assumere 650 dipendenti nei Centri per l’Impiego, al quale potranno partecipare tutti. Siamo impegnati a non alimentare serbatoi di precariato e a dare lavoro stabile, come quello previsto dal concorso del Piano per il Lavoro, le cui prove partono il prossimo 2 settembre”. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/837243383344756/
Protesta Navigator, presidente De Luca: «Interlocutore sbagliato»
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