“La sigla del Protocollo per le demolizioni manufatti abusivi è una buona notizia. La sinergia tra Procura, Regione e amministrazioni comunali dimostra che molto si può fare contro il cemento illegale che le sentenze di demolizione si possono rispettare e che le ruspe possono entrare in azione”. A dirlo è Mariateresa Imparato presidente di Legambiente Campania che commenta in maniera positiva il protocollo Regione/Procura. “E’ la dimostrazione – aggiunge – che quando vuole la politica è ancora capace di governare i territori nel rispetto del bene comune e nell’interesse dei cittadini di vivere in case sicure e legali”. In Campania sono 50,4 case costruite illegalmente per ogni 100 fatte nella legalità. Cioè al consumo di suolo legale se ne aggiunge un altro 50% abusivo. La Campania, secondo ultimo Rapporto Ecomafia, è ancora la regione saldamente in testa alla classifica del cemento illegale, con quasi il 15% dei reati contestati a livello nazionale, ed è prima assoluta anche per numero di persone denunciate, oltre 2.000, e di sequestri effettuati, 370. “Una piaga- conclude Imparato- non più tollerabile soprattutto per l’acuirsi dei rischi nelle zone dove si è concentrato il fenomeno, dai Campi Flegrei al Vesuvio, alla Penisola sorrentino – amalfitana, alle isole, in particolare Ischia. Al Goverrno chiediamo di incrementare i fondi a disposizione dei Comuni e destinarne risorse alle Procure e alle Prefetture per eseguire le demolizioni, rendendo più efficace il recupero delle somme dagli abusivi”.
Parla Mariateresa Imparato, presidente regionale
Protocollo manufatti abusivi, plauso di Legambiente
«L'accordo siglato tra Regione e Procura è una buona notizia»
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