La macchia mediterranea ormai da settimane è esposta ad un sole africano, per cui basta un mozzicone di sigaretta gettato in terra per scatenare l’inferno. Un problema, ma non l’unico perchè in giro per una provincia che brucia ci sono certamente più piromani che vigili del fuoco. I caschi rossi troppo spesso sono costretti a superlavoro e a turni massacranti, l’impressione è che stiano lottando a mani nude contro l’emergenza, come si evince dalle parole del vigile del fuoco in collegamento con noi, stamattina, durante la rassegna stampa… Anche ieri e nella notte si sono sviluppati focolai un po’ dappertutto, in Cilento come in costiera amalfitana, sui monti picentini come sugli Alburni dove, in particolare nella zona di Polla, le fiamme hanno avvolto una vasta fetta di vegetazione. Sonointervenute squadre di terra e un Canadair proveniente da Lamezia Terme. Un drone della protezione civile di Caggiano ha supportato i soccorsi e durante le operazioni di spegnimento, un membro della protezione civile di Caggiano è stato colto da malore. Si trova ora ricoverato in discrete condizioni di salute presso l’ospedale di Polla.
Non si arresta la furia degli incendi: altri focolai ieri e nella notte
Provincia in fiamme, superlavoro per i caschi rossi
Sugli Alburni, un membro della Protezione Civile è stato colto da malore
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