Provincia non vuole vendere Archivio di Stato: ma in pole c’è il Ministero

Redazione

Sui centomila volumi, le mille pergamene, i ventiquattromila libri custoditi dall’Archivio di Stato si è detto molto, in questi giorni. Al punto che lo stesso presidente della Provincia Canfora ha dovuto riconoscere, davanti agli intellettuali ed ai movimenti che gli chiedevano di rinunciare alla vendita dei locali dell’Archivio, che il contenuto è più importante del contenitore. Il problema è che l’amministrazione provinciale non poteva non iscrivere gli spazi dell’Archivio di Stato tra i beni immobili da alienare: la questione è tutta di natura contabile. Le casse di Palazzo Sant’Agostino sono al pre-dissesto, ed un piano di alienazioni dei suoi beni è inevitabile, se non altro per appostare in bilancio una cifra che possa tenere in equilibrio i conti in attesa di tempi migliore. In altre parole, se la Provincia ha realmente intenzione di vendere alcuni appartamenti, locali, dismettere quote societarie, è altrettanto vero che è disposta a cedere l’Archivio di Stato solo al ministero dei beni culturali, a patto però che il dicastero sganci almeno sedici milioni di euro. E qui s’arena la trattativa: perché il Mibact ritiene di dover acquisire gratuitamente i locali, anche se il Tar si è pronunciato diversamente: gli spazi sono della Provincia di Salerno e se il ministero li vuole li deve pagare. La buona fede di Palazzo S.Agostino risiederebbe anche nelle proposte d’acquisto da parte di privati rispedite al mittente, ma i movimenti, le associazioni e gli intellettuali salernitani si chiedono fino a quando la Provincia potrà resistere, viste le difficoltà economico-finanziarie attuali. https://www.youtube.com/watch?v=MfG_phpVjos

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