Sul sito Fos di Battipaglia è caccia aperta per cercare soggetti industriali interessati a sostituirsi a Prysmian: il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del tavolo di crisi con i sindacati ed il presidente della Regione Campania, De Luca, ha illustrato le attività intraprese. “In questi pochi giorni – ha specificato – si sono manifestate tre importanti interlocuzioni, due realtà straniere e una nazionale interessate, sempre nel settore della fibra ottica”. “Mi auguro che in un confronto aperto con tutte le forze sociali – ha aggiunto il ministro Urso – si possa individuare il percorso con l’obiettivo di salvaguardare l’attività a Battipaglia, sapendo che è un asset importante in un settore ad altissima tecnologia. Lavoreremo con Regione, sindacati e, spero, azienda per trovare una soluzione. I primi segnali sono positivi”. Nel comunicato diffuso dal Mimit dopo l’incontro si aggiunge inoltre che il sottosegretario Bergamotto ha chiesto all’azienda tre settimane di tempo per portare avanti delle verifiche approfondite. “La società – rassicurano dal ministero- si è detta disponibile ad attendere prima di avviare la procedura di chiusura e conferma l’impegno ad agevolare l’ingresso nel sito di un nuovo soggetto a condizioni e termini di favore”. A margine dell’incontro sulla vertenza Fos Prysmian di Battipaglia, poi, il segretario Cgil Napoli e Campania, Raffaele Paudice e la coordinatrice Filctem Cgil Campania, Lella Messina, hanno aggiunto: “Il Governo deve dichiarare che la produzione di fibra ottica è strategica per il nostro Paese e, di conseguenza, rendere obbligatorio nei bandi l’utilizzo di fibra di qualità”. “Abbiamo rappresentato al ministro Urso – concludono – la nostra preoccupazione nella cessione di un asset strategico fondamentale per la sicurezza ad un eventuale soggetto straniero”.
Fos-Prysmian, presidio permanente dei lavoratori
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