Molti sono convinti che vi sia una libertà da difendere, ma la realtà è che c'è una libertà da riconquistare ed è un obiettivo comune che si può raggiungere solo restando uniti e compatti nel rispettare le regole. Del resto, si può disquisire e dibattere su tutto, tranne che sui numeri: come si dice, la matematica non è un'opinione. I numeri ci dicono che ieri la Campania, per la seconda volta consecutiva, ha sfondato il muro dei 3000 contagi, con l'ennesimo scossone ad un sistema sanitario già messo a dura prova. La curva del contagio parla coi dati e allo stato attuale "parcheggia" la Campania, con la Lombardia, in "fase 4", quella più pericolosa, con un indice di contagio che può trasformarsi in moltiplicatore. Si, certo: l'estate ci ha portato un po' di spensieratezza in più, forse troppa, oltre a gruppi di vacanzieri provenienti dal nord, il che, probabilmente, ha contribuito a far rialzare la cresta al virus anche in una regione che era riuscita a contenere i danni alla grande, durante la prima ondata. Ma, come dicevamo, ci sono ancora troppi cittadini che si sentono immuni, che magari sono fatalisti e si affidano al destino o che ancora non hanno ben capito che la situazione è grave.
Ieri, ci siamo presi la briga di metterci in macchina e farci un giro da Salerno verso Sud, fino ad Eboli, taccuino alla mano, per provare anche noi a ragionare sui numeri, non opinabili, non discutibili. Ebbene, il risultato è questo: il 60% dei cittadini incontrati per strada aveva la mascherina, il restante 40% equamente diviso tra quelli che preferiscono uscire senza e quelli che la mascherina amano portarla sotto al mento, a mo' di foulard. Ci hanno detto e ripetuto che la mascherina è un presidio di sicurezza fondamentale e non un capo d'abbigliamento, ma c'è ancora troppa gente che non ha recepito il messaggio. La curva difficilmente si abbasserà per stanchezza, il virus corre veloce, per cui bisogna che anche i cittadini facciano qualcosa per arginare l'epidemia, fermo restando che il grosso da fare spetta al Governo nazionale. Una mitragliata di Dpcm al covid fa soltanto il solletico, evidentemente c'è qualcosa di più da fare per dare tempo e modo al sistema sanitario di riorganizzarsi, per dare respiro a medici e infermieri. Il Governatore De Luca, ieri, lo ha detto senza giri di parole: pensare ad eventuali lockdown territoriali, chiudere Milano e Napoli, sarebbe l'ennesimo tentativo a vuoto. Un inutile orpello, degno della mascherina sotto al mento. In piena tempesta c'è tutto il Paese, non due metropoli.