Irradiare la mammella con la metodica stereotassica, in grado di non compromettere il cuore e il polmone sano. E’ possibile farlo anche al Ruggi di Salerno, grazie all’apparecchio Gammapod, strumento di alta precisione, in dotazione al reparto di Radioterapia. Nelle scorse settimane è stato terminato il primo ciclo di cure per il tumore alla mammella su una paziente con recidiva. La paziente già era stata sottoposta 11 anni fa a radioterapie tradizionali, ma l’anno scorso, durante un abituale controllo, le era stata diagnosticata una recidiva di malattia con conseguente intervento chirurgico non demolitivo e prescrizione di una seconda radioterapia, che non sarebbe stata però priva di tossicità cutanea con rischio di danni cardiaci. Per questo i medici hanno prospettato alla paziente la possibilità di sottoporsi al trattamento stereotassico con il Gammapod. La donna è stata così sottoposta a 5 sedute, nell’arco di due settimane. “Il traguardo raggiunto ci inorgoglisce – si legge in una nota dell’Azienda Ospedaliera Universitaria- anche perché, il suddetto macchinario, è il numero 5 al mondo e l’unico al Meridione. “Ormai presso il Ruggi di Salerno le tecniche di stereotassi hanno raggiunto un livello di estrema accuratezza tanto che entrambe le strutture di Radioterapia e Fisica Sanitaria sono state invitate a divulgare la propria esperienza sull’utilizzo della Radioterapia Stereotassica a Griglia, al prossimo congresso che si terrà in Arizona dal 20 al 22 marzo. I sanitari dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno saranno gli unici Europei a relazionare su questo argomento rivoluzionario nel trattamento dei tumori solidi di grandi dimensioni e condivideranno le esperienze acquisite con altri Centri Americani.
L'azienda "Questo traguardo raggiunto ci inorgoglisce"
Radioterapia, al Ruggi raggiunto un importante traguardo
Completato il primo ciclo di cure di Radioterapia Stereotassica della Mammella con apparecchio dedicato Gammapod
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